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Affidarsi a professionisti qualificati per indagini aziendali e una raccolta prove che non presenti vizi di forma è fondamentale per prevenire e gestire abusi nell’utilizzo dei permessi ex L. 104/92. Due recenti sentenze hanno chiarito i limiti di utilizzo di questi permessi, confermando che non possono essere concessi se il familiare è ricoverato in una struttura con assistenza continuativa.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 5948/2025, ha stabilito che il lavoratore che si limita a una visita di mezz’ora presso una residenza per anziani con assistenza 24 ore su 24 non sta prestando un’effettiva assistenza e quindi abusa dei permessi.
Questa pronuncia conferma quanto già stabilito dal Tribunale di Udine, che, con l’ordinanza n. 172/2024, aveva chiarito che i permessi ex L. 104/92 sono concessi solo quando l’intervento del familiare è indispensabile, condizione che viene meno quando il disabile è ricoverato in una struttura che garantisce un’assistenza sanitaria continuativa.
Due sentenze che, a distanza di pochi mesi, dimostrano quanto sia essenziale per le aziende monitorare l’utilizzo dei permessi, garantendo il rispetto delle normative attraverso controlli mirati e supporto professionale qualificato.