Imitazione del packaging: quando può essere sanzionata?
(Tribunale di Milano, 4 maggio 2021)
L’imitazione del packaging può essere sanzionata come concorrenza sleale confusoria, parassitaria e di lookalike solo nel caso in cui si provi la distintività del packaging e l’adozione generalizzata di proposte commerciali imitative. Sotto il profilo della concorrenza sleale, il Tribunale ha ritenuto che le censure di parassitarietà e imitazione servile non fossero state supportate da prove sufficienti da parte della ricorrente. Infatti, per quanto riguarda proprio l’imitazione servile, il ricorrente avrebbe dovuto – a detta del Tribunale – valorizzare tutti quegli elementi che potevano provare la distintività del proprio packaging. Allo stesso modo la concorrenza sleale per lookalike (ripresa delle caratteristiche di un prodotto noto) non è stata ritenuta provata sulla base del rilievo per cui non vi erano sulle confezioni esaminate elementi sufficienti a creare un collegamento tra i due prodotti, trattandosi di elementi decorativi con colori e con una disposizione diversa. Anche per quanto riguarda la concorrenza parassitaria sincronica (che si sostanzia nella ripresa simultanea di tutti i prodotti o di molti prodotti di un concorrente), l’ordinanza in commento ha rilevato l’assenza di una ripresa generalizzata delle proposte commerciali. A fronte dei rilievi relativi al caso di specie, appare evidente che un’azione per concorrenza sleale, in tutte le sue declinazioni (parassitaria, imitazione servile, agganciamento) deve essere sempre suffragata da prove idonee a costituire quel substrato di indizi necessari a sostanziare la pretesa.
Sempre più spesso si assiste ad una infedeltà di ruoli anche apicali e manageriali che “svendono” segreti aziendali alla concorrenza. La prova di questi illeciti è di complessa documentazione, occorre un team di esperti investigatori, che in caso di sospetta notizia di reato, su mandato penale dell’avvocato siano chiamati a svolgere indagini difensive al fine di difendere l’azienda provando le attività contra legem poste in essere ai loro danni.