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Licenziamento per assenteismo
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Licenziamento per assenteismo

L’assenteismo si cela all’interno del fenomeno delle assenze del lavoro che si possono manifestare per una molteplicità di cause: personali, familiari e sociali, normativamente regolate. Così, dietro la dichiarazione di una causa di assenza per malattia da parte del lavoratore assente, se ne può nascondere un’altra illegittima e inaccettabile per il datore.

Soprattutto nelle grandi aziende l’assenteismo incide negativamente sia sull’economia dell’azienda sia sui lavoratori. L’azienda in presenza di dipendenti assenteisti, tende a perdere produttività a causa della modifica dei programmi di lavoro e delle sostituzioni del lavoratore o dei lavoratori assenti.

L’assenteismo è una delle cause che, quando provato nella sua gravità, possono determinare il licenziamento senza preavviso per giusta causa, proprio perché la condotta del lavoratore è così grave da non consentire la prosecuzione del rapporto lavorativo essendo venuto meno il vincolo fiduciario.

Nel caso di dipendente assenteista il datore di lavoro, per accertare e provare che sussiste assenteismo, può rivolgersi a un’agenzia di investigazioni o a un investigatore privato. Sarà compito dell’azione investigativa raccogliere tutte le informazioni e le prove utili (corredate anche da eventuale materiale fotografico, audio e/o video) per poter procedere legalmente nei confronti del dipendente infedele.

Casi di Licenziamento per Assenteismo

Le situazioni più frequenti di assenteismo sul lavoro si manifestano attraverso casi in cui il dipendente è assente per malattia per andare a svolgere un altro lavoro oppure ricorre reiteratamente ad assenze anche di un giorno per prolungare una festività o un ponte, oppure si assenta dal lavoro nei periodi di raccolta del frumento o di altri prodotti della terra perché va a lavorare sui terreni agricoli propri o di altri e così via.

Chi è in cassa integrazione non può andare a svolgere un altro lavoro, così è assenteista chi ad esempio, in veste di rappresentante di commercio, dichiara di aver fatto una visita a un cliente, mentre in realtà la relazione è falsa perché si è recato da un meccanico che gli aumentava i chilometri della vettura aziendale per giustificare le sue false trasferte.

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