L’assenteismo dal lavoro è un fenomeno sempre più diffuso. In alcuni casi l’assenteismo del dipendente può anche portare alla lesione del vincolo fiduciario con il datore di lavoro e può quindi diventare una giusta causa per il licenziamento.
Spesso quindi le aziende e i datori di lavoro cercano dei modi per tutelarsi da queste forme di assenteismo.
Per provare l’assenteismo di un lavoratore, il datore di lavoro può anche rivolgersi ad agenzie investigative o ad un investigatore privato.
In particolare, uno degli accertamenti più richiesti all’investigatore privato in ambito aziendale, è quello di sorvegliare i dipendenti assenteisti. Specialmente nelle grandi aziende capita che alcuni dipendenti assenti per malattia, in realtà vadano in realtà a svolgere un secondo lavoro.
Le visite fiscali non possono garantire un pieno controllo delle defezioni per malattia o infortunio e spetta quindi all’investigatore privato il compito di sorvegliare “il malato” e di verificare che non svolga un’altra attività lavorativa. L’investigatore può anche raccogliere le prove del secondo lavoro del dipendente assenteista, così da permettere all’azienda di portarle in giudizio ai fini di ottenere il licenziamento per assenteismo.
Il dipendente assenteista grava sull’azienda sia in termini di costi, sia per il fatto che peggiora le condizioni generali di lavoro, gravando quindi di costi su tutta la comunità.
Principali forme di assenteismo
L’assenteismo di un dipendente si manifesta principalmente nelle seguenti forme:
- Ricorrere in modo sostenuto o eccessivo ai permessi retribuiti;
- Ricorrere sistematicamente a permessi per malattia (anche di un solo giorno, ad esempio quando in vicinanza di ponti oppure di festività);
- Ricorrere a numerosi periodi di aspettativa per motivi personali;
- Fare assenze ingiustificate o coperte da altri colleghi;
- Arrivare sistematicamente in ritardo al lavoro o non rispettare l’orario minimo di lavoro.